TRA-AMARE | LA METAMORFOSI DI DAFNE

Laboratorio di distruzione e ricostruzione attraverso vecchie foto, immagini, ricordi e filo d’oro a cura di Giuseppina Maurizi

“un torpore pesante afferrò le sue membra, una corteccia sottile le si chiuse sul petto, i capelli si trasformarono in foglie, le braccia in rami, i piedi in un attimo furono bloccati e velocemente mutati in radici, il suo volto si perse. Solo la sua bellezza splendente fu lasciata inalterata.”

Ovidio, Metamorfosi, Libro I, 473-503

Dafne (in greco antico: Δάφνη, Dáphnē, “lauro”, indicante l’alloro), incarnazione di purezza e integrità, che aderisce a valori elevati e non scende a compromessi, sacrifica il proprio corpo per salvaguardare la propria autonomia.
Apollo accoglierà la scelta di Dafne creando una corona di alloro simbolo per le arti, poeti e musicisti e in qualche maniera simbolo della sublimazione dell’energia sessuale.
La metamorfosi è la rappresentazione di un soggetto che si situa al “limite” e tenta di oltrepassarlo per arrivare a qualcosa di inaccessibile…
L’eroe metamorfico viene punito con una mutazione e allo stesso tempo salvato.

Il mito della distruzione e della rinascita si trova in tutte le tradizioni. L’ universo comprendente la nostra esistenza, è ciclico e soggetto a ricreazione infinita. Similmente ai riti di iniziazione, il passaggio segna il momento liminale tra ciò che non è più e ciò che sarà. Partendo dall’idea che i rituali hanno il potere di parlare al nostro inconscio, attraverso un atto poetico e trasformativo si può accedere a una realtà differente da quella ordinaria.

Svolgimento

Ad ogni partecipante si richiede di selezionare una foto personale; il laboratorio si focalizzerà sulla mutazione in albero e sulle sue ramificazioni così da poter trasformare le emozioni associate ai ricordi. Attraverso il filo dorato e la lenta arte del cucire a mano si potrà incanalare nuova energia in ogni punto ricamato, in una dimensione di rilassata
concentrazione. Questa pratica ci riporta concettualmente per analogia, anche all’antica
arte giapponese del kintsugi, nell’atto trasformativo di riparazione con l’oro.

Si consiglia di portare foto personali utili all’atto trasformativo e alla ricomposizione in una nuova narrativa personale.

Giuseppina Maurizi nasce nel 1973 a Viterbo dove frequenta il Liceo Artistico e successivamente l’Accademia di belle Arti,  attualmente vive a Milano. Da più di vent’anni si occupa di costumi e scenografie principalmente per il Teatro e la pubblicità, collaborando con artisti, produzioni ed eventi nazionali ed internazionali. Dal 2018 inizia un nuovo percorso di ricerca dove sperimenta principalmente il cucito e ricamo attraverso un approccio intuitivo. Predilige supporti fragili ed inutilizzati dove “l’esercizio della delicatezza” diviene principio motore, insieme al recupero delle tradizioni e della memoria. Pratica l’azione rituale del cucito a mano su carta, dove, in un ascolto reciproco  con la materia, si sviluppa un incontro ed una dimensione meditativa fuori dal tempo, che riporta alla cura e alla contemplazione. Ama l’aspetto “divino” dell’artigiano, mediatore tra il mondo delle idee ed il mondo sensibile e la sua capacità di vivificare la materia tramite il lavoro.

Sede
Paraventi Giapponesi, via Marsala, 4 – Milano.

Numero partecipanti
Da un minimo di 3 a un massimo di 6 corsisti.

Insegnante
Giuseppina Maurizi

Date
domenica 20 Novembre 2022

Orari
10.00-14.00

Costo
110,00 euro IVA compresa.

Numero partecipanti
da un minimo di 3 ad un numero massimo di 6 corsisti

Attrezzature e materiali richiesti
foto personali che si vogliono trasformare, ritagli di giornale, cartoncini colorati

Modalità d’iscrizione
inviare una mail a info@paraventigiapponesi.it

Modalità di pagamento
a mezzo bonifico

Rimborsi
85% dell’iscrizione se la disdetta avviene entro 10 o più giorni prima del corso
50% dell’iscrizione se la disdetta avviene entro 7 giorni prima del corso
nessun rimborso se la disdetta avviene a meno di 7 giorni prima del corso e/o in caso di mancata partecipazione

Informazioni
+ 39 02 655 1681 | info@paraventigiapponesi.it

Didascalia opere
René Antoine Houasse, Apollo e Daphne, 1677 (dettaglio)
Giuseppina Maurizi, Madre, retro di ricamo su foto in filo oro, 2019