Il termine Shibori definisce un insieme di tecniche, utilizzate da più di 400 anni, per creare sul tessuto zone protette dal colore nella fase di tintura.

Parlando di Shibori ci riferiamo ad ogni processo che lasci una memoria sul tessuto, una traccia o un segno permanente della particolare forma di “riserva” che si è scelta, sia nel disegno sia nella struttura del materiale stesso.

Il laboratorio “Tecniche base di Shibori”, a cura di Lucia Lapone, propone un approccio al tessuto come materiale versatile e modellabile, base per creare disegno ma anche volume.

Il programma prevede una breve introduzione con cenni storici e focus su tecniche e colori, con particolare attenzione all’indaco, colore simbolo dello Shibori.

Per la parte pratica prepareremo una campionatura lavorando su tessuti diversi per composizione, peso, colore e armatura (es. crepe di seta, garza di lino, tela di cotone), abbinati a tre diverse tecniche:

Kanoko 鹿の子(annodatura a mano), Itajime 板締め(piegatura e messa in morsa), Arashi 嵐(tessuto avvolto intorno ad un tubo).

Seguirà la tintura dei pezzi per la quale utilizzeremo colori per tessuti comunemente reperibili nei colorifici. Infine, asciugatura e rimozione del materiale di riserva.

Ogni partecipante dovrà portare: guanti di gomma o lattice, un paio di forbicine appuntite (quelle da ricamo), carta e penna per eventuali appunti, grembiule (facoltativo).

Lucia Lapone è nata a Milano nel 1960; si è diplomata al liceo artistico di Brera e ha frequentato per quattro anni la facoltà di architettura del Politecnico di Milano. Successivamente ha conseguito il diploma in Design di Moda e del Tessuto presso lo IED Istituto Europeo di Design.
Si è diplomata in Lingua Cinese e Lingua Araba presso l’IsMEO di Milano.
Vive e lavora tra Ivrea, Lerici e Milano.

Dopo alcuni anni di esperienza aziendale nel settore tessile, si è occupata, come libera professionista, della progettazione e realizzazione di tessuti e manufatti artigianali, nel campo dell’arredamento.

Dal 2010 è membro di World Shibori Network, associazione con la quale nello stesso anno ha compiuto un viaggio di studio in Giappone.

Nel 2016/17 ha preso parte, in qualità di designer, ad un progetto sostenuto dal Ministero dello Sviluppo giapponese per la diffusione della conoscenza dello Shibori, attraverso una sua rivisitazione in chiave moderna, in collaborazione con un gruppo di creativi e professionisti di Arimatsu (Nagoya).

Nell’ottobre 2018 presso Spazio Mantegna (Milano) si è tenuta una sua personale dal titolo “SHIBORI – forme, segni e tracce su tessuto” (patrocinata dal Consolato Generale del Giappone a Milano, dal Centro di Cultura Giapponese di Milano, dal Centro di Cultura Italia Asia,
e da World Shibori Network).
Nell’occasione è stato pubblicato un catalogo per il quale è autrice dei testi e delle immagini.

Nell’ottobre 2019 ha partecipato in qualità di relatrice al convegno “Storia e identità dei tessuti d’Asia” presso il Mudec di Milano, presentando uno studio dal titolo “Arimatsu Narumi Shibori: 400 anni di storia e innovazioni”.

Dal 2020 è associata a ETN European Textiles Network.