IL SUONO DELLA CENERE

Laboratorio sull’uso artistico della cenere, a cura di Federica Jeanne de Luca

Dal latino cinis, cineris, la parola cenere ha assunto importanti significati in tutte le culture, simboleggiando la caducità, i passaggi di stato e quindi morte, rinascita e reincarnazione. Essendo un residuo derivato dalla combustione del legno, simboleggia la trasformazione attraverso la purificazione.
Oltre al suo significato simbolico, la cenere e la fuliggine hanno un importante ruolo nelle tecniche artistiche orientali. La fuliggine, o nerofumo, ha una lunghissima tradizione in Giappone. Usata in ambito artistico soprattutto per realizzare il sumi, prevede procedimenti diversi per la sua creazione.
Il fumo, infatti, può essere ottenuto bruciando dei pezzi di legno, come il pino, che a causa della diversa temperatura di combustione non producono pigmenti uniformi, ma una gamma di sfumature che va dal nero intenso al grigio-blu.

Durante il workshop vi proporremo alcune pratiche di sperimentazione artistica sulla cenere, per esplorare le sue potenzialità come pigmento e non solo.
Dopo un momento di familiarizzazione con i materiali, seguiranno vere e proprie esercitazioni che porteranno, attraverso processi meditativi, ad una comprensione più consapevole del gesto artistico e delle potenzialità dei materiali.

Federica Jeanne de Luca, nasce a Milano nel 1974; si diploma al liceo artistico di Brera e si laurea in architettura al Politecnico di Milano. L’esperienza maturata nel teatro sperimentale degli anni ’90, veicola il suo interesse verso il legame tra suono spazio e visione, territorio che continua tutt’ora a sondare nel suo lavoro. Dopo diverse esperienze nel campo della grafica, dell’architettura e dell’editoria, lavora per l’artista Minjung Kim come sua assistente di studio. Dal 2006 espone come artista visiva regolarmente in contesti come gallerie d’arte, associazioni culturali e spazi privati. Il suo lavoro è incentrato sulla sinestesia e sul dialogo sinergico tra musica e immagine. Collabora infatti da tempo con diverse etichette indipendenti e artisti di musica ambient e d’avanguardia di fama internazionale, contribuendo a tradurre in immagine il loro paesaggio sonoro. Negli ultimi anni approfondisce l’interesse per l’estetica del vuoto dal punto di vista percettivo. Ha partecipato alla collettiva KOKIN, libri d’artista (2018) e tiene regolarmente workshops sulle tecniche artistiche per bambini e adulti nelle scuole e in spazi privati. In collaborazione con la Galleria Nobili propone in sede i laboratori: Yohaku no bi | l’estetica del vuoto, Il suono della cenere, Pigmenti naturali. Vive e lavora a Milano.

Sede
Paraventi Giapponesi, via Marsala, 4 – Milano

Insegnante
Federica Jeanne de Luca

Date
17 Ottobre 2020

Orari
10,00-12,30

Costo
70,00 euro

Numero partecipanti
da un minimo di 4 ad un numero massimo di 6 corsisti

Attrezzature e materiali
messi a disposizione dagli organizzatori

Modalità d’iscrizione
inviare una mail a info@paraventigiapponesi.it

Modalità di pagamento
a mezzo bonifico

Rimborsi
85% dell’iscrizione se la disdetta avviene entro 10 o più giorni prima del corso
50% dell’iscrizione se la disdetta avviene entro 7 giorni prima del corso
nessun rimborso se la disdetta avviene a meno di 7 giorni prima del corso e/o in caso di mancata partecipazione

Informazioni
+ 39 02 655 1681 | info@paraventigiapponesi.it